La stanza da bagno come luogo di cultura
L’Ofuro è un rituale antico del bagno giapponese che consisteva nella purificazione del corpo e dello spirito.
Le vasche che venivano utilizzate originariamente erano in legno di cipresso (Hinoki) mentre oggi vengono anche utilizzate vasche moderne, provviste di tutti i confort.
Questo rituale è del tutto diverso rispetto all’utilizzo occidentale della stanza da bagno. La sua funzione è più mistica che di semplice pulizia del corpo.
Sappiamo infatti che nella vasca per l’Ofuro si entra la sera, dopo una giornata di lavoro, assolutamente dopo aver fatto un lavaggio completo. Il compito di questo bagno non è infatti quello di pulire la persona, ma di rilassare il corpo e la mente. E’ un rituale collettivo che coinvolge tutta la famiglia (e talvolta anche gli ospiti) e per questo motivo l’acqua non viene cambiata, obbligando quindi chi vi si immerge ad essersi già lavato.
Come già anticipato, la tinozza originariamente era in legno di cipresso giapponese, di forma squadrata e molto profonda.
Oggi invece si preferiscono soluzioni di acrilico o acciaio, integrate con sistemi di scarico.
I diversi canoni culturali dell’occidente impongono che la struttura del bagno sia differente rispetto a quella giapponese. Similmente alla popolazione orientale, anche noi stiamo iniziando a pensare alla stanza da bagno come ad una zona di benessere personale.
Sempre più spesso sorpassiamo l’idea di avere o una doccia o una vasca da bagno e si sceglie invece di avere sia una soluzione per la cura del corpo che una per la cura della mente.
Senza dover seguire il rituale dell’Ofuro, possiamo ritrovare un angolo di relax nel nostro bagno grazie a delle moderne strutture doccia che comprendono una sauna o un bagno turco, come proposto da Effegibi.
Per chi invece, a causa di un’ambiente ridotto, non possa ospitare delle strutture di questa dimensione, la soluzione ideale potrebbe essere quella di avere una doccia con cromoterapia per le necessità giornaliere e di utilizzare una vasca idromassaggio (Novellini) per potersi ricaricare mentalmente al termine di una lunga ed estenuante giornata lavorativa.