L’arredo bagno verso il Salone del Mobile 2022
Come si prepara il settore ad affrontare la complessità del contesto attuale?
Il settore dell’arredamento, e quindi anche quello dell’arredo bagno, è un settore che stava affrontando la sfida della ripartenza post-pandemia per trovarsi poi davanti anche alle conseguenze di una guerra come quella tra Ucraina e Russia.
Nei primi sei mesi del 2021 si era potuto registrare un aumento delle vendite del 14% (dati Assobagno e FederlegnoArredo), le previsioni per il 2022 erano buone prima della crisi internazionale, che non è però l’unica minaccia alla crescita del settore.
I dati dell’export 2020 raccontavano di un 47% della produzione venduta oltre confine, prodotti ad alto valore aggiunto, di grande qualità e design apprezzati e ricercati in Germania, Francia, Stati Uniti e altri Paesi ricchi come quelli del Medio Oriente.
Un esempio dell’eccellenza dell’arredo bagno italiano è la rubinetteria italiana, con una quota di export dell’80%.
Alle conseguenze della pandemia e della guerra si è aggiunto il rincaro di materie prime indispensabili per l’arredo bagno, come legno, alluminio, acciaio, rame, ceramica, con aumenti che vanno dal 75 al 120%, oltre agli aumenti del costo di trasporto e di energia che incidono e incideranno sulle esportazioni.
Sul mercato interno, i bonus edilizi hanno fatto da volano al settore, in particolare il bonus idrico per quel che riguarda il bagno, che ha permesso di fare spese in favore dell’ottimizzazione e la riduzione del consumo dell’acqua.
Il ritorno ai grandi eventi come il Salone del Mobile di Milano, permetterà all’arredo bagno made in Italy di riproporre dal vivo la sua peculiarità, fatta di qualità del progetto e del prodotto sempre più innovativo e incline alla sostenibilità, capace di proporre soluzioni in grado di unire funzionalità e design.