L’illuminazione in bagno? Non per forza al centro
In bagno la luce serve soprattutto nelle zone in cui ti fermi per dedicare tempo al tuo corpo.
Grande cura per l’illuminazione del soggiorno, della cucina e anche delle camere da letto, ma alla luce del bagno spesso non dedichi la giusta attenzione.
Se ci pensi bene, questa stanza è una di quelle che vivi di più ogni giorno, quindi un bagno troppo illuminato o con poca luce rende l’ambiente decisamente poco confortevole e fruibile.
In bagno ti fermi per ritrovare quell’attimo di attenzione per te stessa/o, per coccolarti, in un’atmosfera avvolgente e rilassante, capace di rigenerare mente e corpo. La luce deve fare la sua parte in questo contesto di relax, per questo la devi progettare con questa funzione.
Dove devi posizionare i punti luce
Le zone della stanza da illuminare maggiormente sono quelle vicino agli specchi, il lavabo, la parte sopra la doccia e/o la zona dove si trova la vasca. Come avrai capito, il punto luce centrale non è proprio quello più importante o quello principale di cui tener conto.
Questi punti luce così localizzati, principalmente con lampade da parete, porteranno, oltre a un tocco di design all’ambiente, la luce dove serve: per illuminare il viso da tutti gli angoli, per truccarti (leggi anche “Specchi per trucco di design”), per raderti e concentrati sulle tue cure di bellezza.
Sistemazione irregolare delle lampade, su più livelli, con illuminazione dimmerabili – cioè regolabile in intensità – sono tutti modi per ottimizzare il tipo di luce che puoi avere nella stanza e personalizzarla, così come faresti in soggiorno o in una zona living.
E i corpi illuminanti? Grazie ai LED ai a disposizioni le soluzioni più diverse, da quelle minimali o addirittura invisibili, come i profili luminosi a incasso o la retroilluminazione – dello specchio per esempio -, alle classiche applique da parete, alle luci colorate, fino a i lampadari appariscenti, per i bagni con più spazio a disposizione.