
Ristruttura a tasso zero e cambia anche arredi ed elettrodomestici col Bonus Mobili
Al Bonus Ristrutturazione puoi abbinare il Bonus Mobili: recuperi il 50% delle spese su tutto. Se elimini le barriere architettoniche, puoi ancora usufruire della cessione del credito, ma solo a certe condizioni.
Lo stop imposto dal Governo alla pratica di cessione del credito ha portato a una diminuzione dell’attività di ristrutturazione nel settore immobiliare. Questa situazione è stata ulteriormente esacerbata dall’aumento dei tassi d’interesse sui finanziamenti, che ha reso il credito più oneroso.
Il rincaro dei tassi ha disincentivato gli investimenti in progetti di ristrutturazione, contribuendo a un rallentamento generale nel settore. In questo contesto, molti si sono trovati a dover rivedere i loro piani di ristrutturazione o a cercare alternative più economiche e sostenibili per portare avanti i loro progetti.
Con noi hai il Finanziamento a Tasso Zero per il Bonus Ristrutturazione 50%
L’opportunità della detrazione del 50% per le ristrutturazioni edilizie rimane però un’opportunità da sfruttare per i propri lavori, che noi di Dimensione Bagno rendiamo ancora più accessibile grazie alla possibilità di attivare con noi un finanziamento a tasso zero per la copertura dei costi da affrontare.
Ricorda che al Bonus Ristrutturazione puoi abbinare anche il Bonus Mobili, l’agevolazione fiscale che consiste in una detrazione IRPEF del 50% per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici (di classe energetica non inferiore alla A+, oppure A o superiore per i forni e lavasciuga) destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione.
Come per il Bonus Ristrutturazione, anche per il Bonus Mobili la detrazione verrà riconosciuta in 10 quote annuali di pari importo.
Cessione del credito impossibile per qualsiasi lavoro? Non proprio
La cessione del credito per il Bonus Barriere Architettoniche è ancora possibile fino al 31 dicembre 2025.
Questo particolare bonus consiste in una detrazione IRPEF del 75% delle spese sostenute per l’eliminazione delle barriere architettoniche presenti negli edifici privati esistenti. L’importo massimo di detrazione è di 96.000 euro per unità immobiliare.
In alternativa alla fruizione della detrazione in dichiarazione (in 5 quote annuali anziché 10), è possibile optare per lo sconto in fattura o la cessione del credito fino a fine 2025.
Per i lavori nella stanza da bagno, sono validi per la richiesta di questa agevolazione solo i lavori che hanno i criteri di accessibilità previsti dalla legge. Prima di programmare e portare a termine dei lavori facendo conto su questa detrazione, quindi, è bene accertarsi che gli interventi rientrino tra quelli previsti, magari avvalendosi della consulenza di un professionista.
Nel caso di una doccia, per esempio, vorrebbe dire realizzare un piatto doccia a filo pavimento una porta larga 80 cm, per consentire l’ingresso alla carrozzina di un disabile o di un anziano.
Per far bene i tuoi conti, chiedi a un esperto
Poter godere o meno di uno “sconto” del 75% sull’importo totale dei lavori fa una bella differenza sui piani di ristrutturazione, è bene quindi che tu lo sappia in anticipo per evitare brutte sorprese.
Hai bisogno di consulenza professionale per progettare, realizzare i tuoi lavori e gestire i diversi bonus a disposizione? Contattaci subito.